Diverse volte attraverso i nostri articoli, i post sui Facebook e nel bilancio sociale annuale, abbiamo ripetutamente rimarcato l’importanza del progetto di vita autonoma per persone con disabilità, progetto meglio conosciuto come “Casa Bazzotti”. Tutto è cominciato con un appartamento a Roverbella a pochi passi dalla sede, con un lavoro intenso da parte degli educatori per spingere i ragazzi verso l’acquisizione delle autonomie necessarie per gestire una casa, come ad esempio cucinare, lavare i piatti, fare il bucato, pulire il pavimento, rifare i letti, ecc. Durante la giornata infatti, ciascun ragazzo ha un compito ben specifico e definito: c’è chi svolge commissioni in paese, chi lavora in aziende esterne, chi è coinvolto nelle attività del laboratorio occupazionale, chi ancora segue le attività proposte dal Centro Diurno. In aggiunta questi ragazzi devono affrontare una prova impegnativa l’approccio alla vita autonoma in un ambito di convivenza comune, con le implicazioni relative alle sue problematiche e alle differenze caratteriali di ciascun inquilino. Per tale motivo la funzione degli educatori diventa assai più importante in quanto costoro hanno il compito di monitorare ed instradare i componenti a quelle che sono le buone norme della convivenza reciproca.Stanza 1 Dall’inizio del progetto molte cose sono cambiate: originariamente i ragazzi coinvolti nel progetto erano tre: Luigi, Enrico e Francesco. Successivamente, attraverso i miglioramenti riscontrati da alcuni ragazzi nell’altra struttura gestita da Quercia, ossia la Comunità Alloggio, Casa Bazzotti ha dato il benvenuto a due nuovi inquilini: Massimiliano e Angelo. A seguito di questi “epocali” cambiamenti il progetto è passato ad una seconda fase nella quale è maturata la decisione all’interno della Cooperativa, di reperire una nuova dimensione abitativa funzionale ad un allargamento del numero di inquilini. A partire dal luglio scorso, infatti, si è aperta la seconda fase del progetto “Casa Bazzotti”. I ragazzi si sono trasferiti in un bel appartamento sempre a Roverbella non lontano dalla sede, ubicato in un complesso di villette a schiera su due piani dotato di tre camere, due bagni, garage, cucina e ripostiglio con due giardini, un interno ed uno davanti alla casa dotato di nuovi arredamenti, completamente rinnovato e ritinteggiato. Una nuova realtà per un nuovo inizio e che ha visto addirittura, a partire dal settembre scorso, l’attenuazione di alcuni turni di sorveglianza degli educatori specialmente durante e fasce notturne, sinonimo che i ragazzi hanno raggiunto uno degli obiettivi prefissati nell’ambito ben più vasto del progetto di vita autonoma.

Stanza 2

Tuttavia non sono mancati momenti di commozione. In autunno infatti, Massimiliano, Angelo, Enrico e Francesco hanno dovuto salutare uno degli “storici inquilini” di Casa Bazzotti: Luigi il quale per ragioni familiari ha sentito la necessità di trovare una sistemazione abitativa vicino alla sua zona di origine. Seppur la partenza abbia non poco rattristato i ragazzi, c’è stata da parte loro consapevolezza Luigi non dimenticherà i bei momenti trascorsi con i suoi compagni e quello che potrebbe sembrare un definitivo e triste addio si potrà sicuramente trasformare in un arrivederci.

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Ma la vita si sa deve continuare e i ragazzi che di certo sono conosciuti per la loro proverbiale caparbietà, hanno ripreso con maggior entusiasmo il loro individuale percorso nell’ambito del progetto di vita autonoma grazie all’ausilio di educatori ed operatori che seguono il loro individuale percorso di vita volto a far emergere le abilità di ciascuno in modo di accrescere competenze spendibili e per accrescere il senso di autostima e di autoconsapevolezza in un ottica generale in linea con la mission della Cooperativa che, sin dalle origini, ha sempre posto, come priorità principale, il benessere psicofisico dei suoi utenti.